Come Migliorare l’Acustica di Scuole e Università

Come Migliorare l’Acustica di Scuole e Università

Come Migliorare l’Acustica di Scuole e Università

Le caratteristiche acustiche degli ambienti scolastici sono tra i principali fattori che, direttamente o indirettamente, incidono sulla qualità di apprendimento degli studenti.

Studi scientifici dimostrano che, all’aumentare della qualità acustica delle classi, corrisponde un notevole miglioramento del grado di apprendimento degli studenti.

Funzionali per un apprendimento efficace, quindi, sono non solo le competenze e le capacità di insegnamento dei docenti, ma anche la presenza di spazi acusticamente adatti e ottimizzati per la corretta propagazione delle onde sonore.

L’obiettivo principale è limitare il più possibile il fenomeno della riverberazione, fattore che rendendo più difficile la comprensione dei suoni, provoca importanti ripercussioni a livello psico-fisico, in quanto diminuisce la capacità di attenzione degli studenti e aumenta la stanchezza mentale sia dei discenti che dei professori, causando spesso anche forme di malessere fisiologico e generale affaticamento.

Come intervenire per limitare il tempo di riverbero in scuole e università

Liceo Bonaparte

Il principale problema acustico che caratterizza gli edifici e gli ambienti scolastici e universitari è il tempo di riverbero eccessivamente prolungato, che provoca il cosiddetto “rimbombo”. Questo fenomeno genera i disagi e le ripercussioni negative di cui si accennava sopra all’interno delle aule, ed in generale negli ampi spazi che caratterizzano questo genere di strutture. 

Infatti, la maggior parte degli ambienti scolastici è costituito da pareti e soffitti lisci e compatti, privi di qualsiasi elemento in grado di impedire alle onde sonore di rifrangersi e proseguire nella loro propagazione.

Gli interventi che vengono eseguiti in questi ambienti, in genere vengono effettuati su strutture già realizzate e ultimate, motivo per cui le principali soluzioni sono l’inserimento di superfici ed elementi fonoassorbenti. Questi materiali hanno caratteristiche specifiche che li rendono capaci di “imprigionare” la forza acustica di propagazione delle onde sonore, limitando così il riverbero negli ambienti nei quali vengono inseriti.

Il genere di pannelli fonoassorbenti ideali devono avere non solo standard qualitativi e prestazioni elevate che consentano di limitare il tempo di riverbero contenendo la rumorosità generale, ma è importante siano anche conformi alle principali certificazioni nazionali ed internazionali in termini di sicurezza, atossicità, leggerezza, durabilità e ininfiammabilità, come la certificazione Classe 1 ed Euroclasse B-s1-d0, nel rispetto delle tante normative vigenti nel comparto.

Infine, non è da trascurare che anche l’occhio vuole la sua parte, ed in un ambiente come una scuola o un’università, un design accattivante sarebbe sicuramente uno stimolo per la creatività.

La normativa che regola il riverbero in scuole e università

La maggior parte dei Paesi prevede norme e regolamenti che disciplinano le caratteristiche e i limiti acustici da rispettare in base alla tipologia di edificio e, soprattutto, in base alla destinazione d’uso principale. In Italia, ad esempio, la normativa UNI 11532-1:2018 regola e definisce le proprietà acustiche che deve avere una struttura in base alla sua destinazione d’uso, i metodi di progettazione da seguire e le tecniche di misurazione da adottare per valutare l’effettiva conformità sonora degli ambienti in esame. Anche le scuole e le università sono ricomprese in questa normativa.

Fonte: a cura di Mappy Italia SpA, info@mappyitalia.com

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